La dieta vegana della mamma causerebbe carenza di vitamina B12 nel latte materno

DIETA VEGANA  CAUSA CARENZA VITAMINA B12 NEL LATTE MATERNO-  I pediatri italiani hanno lanciato una vera e propria allerta: le donne che seguono una dieta vegana, non sarebbero in grado di produrre e trasmettere al latte materno tutti i nutrimenti necessari ad una sana crescita del bambino e in particolar modo la carenza riguarderebbe la vitamina B12 presente in carne, pesce e uova, compromettendo il sistema nervoso, causando ritardi psicomotori e rischio di anemia anche grave.

Sarebbero infatti in aumento i casi di bambini di pochi mesi di vita ricoverati a causa di una carenza di questa vitamina. La dieta vegana esclude totalmente i cibi di origine animale, mettendo a rischio però nel caso di una donna incinta la salute del bambino. Insieme a questo regime alimentare, un altro rischio per i neonati, secondo i pediatri, sarebbe l’errata convinzione di alcuni genitori, senza averne la certezza, che il bambino soffra di allergie inesistenti, togliendo quindi al figlio alimenti necessari come il latte e le uova.

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ALIMENTAZIONE- La dottoressa Maria Angela  Tosca, responsabile dell’Allergologia al Gaslini di Genova, racconta come una volta curò  un bambino di dieci anni quasi cieco: «I genitori erano convinti che fosse allergico a tutte le verdure, latte , uova e pesce. Aveva una carenza di vitamine così grave da danneggiare il nervo ottico». 

Nel luglio dell’anno scorso all’Ospedale Meyer di Firenze un bambino di 11 mesi non riusciva a stare seduto perchè i genitori vegani avevano imposto lo stesso regime alimentare al piccolo, senza dimenticare la storia del bambino alimentato solo con latte di mandorla, che sviluppò lo scorbuto, una malattia tipica di moltissimi anni fa e che crea perdita di massa ossea e molti altri effetti negativi.

Ogni adulto è libero di scegliere il regime alimentare adatto alle proprie condizioni o convinzioni, ma quando si aspetta un bambino, a parer mio,  bisognerebbe valutare bene le scelte per non dover far pagare ad un neonato, alcune decisioni a volte errate e magari chiedere consiglio al medico per poter proseguire il proprio regime ma assicurando al bimbo che si porta in grembo i nutrimenti necessari per uno sviluppo sano.

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